Cassa Edile
della Provincia
di Biella

Fondo TFR: nuove modalità di gestione del TFR dei lavoratori edili biellesi.

La gestione del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) da parte della Cassa Edile di Biella ha conosciuto, a partire dal 2023, una profonda trasformazione. Con l’accordo sottoscritto dalle Parti Sociali in data 18 gennaio 2023, si è deciso di porre termine alla gestione diretta del fondo da parte dell’Ente bilaterale, ridefinendo completamente le modalità attraverso cui i lavoratori del settore edile possono destinare le proprie quote di TFR maturato e maturando.

Contesto e motivazioni della riforma

Fino al 31 dicembre 2022, la Cassa Edile di Biella ha rappresentato un soggetto di riferimento per l’accantonamento e la gestione del TFR dei lavoratori edili locali. Tale funzione era pensata per garantire trasparenza, equità e sicurezza nelle dinamiche contrattuali tra imprese e maestranze. Tuttavia, il mutato quadro normativo e gestionale, unito alla crescente richiesta di autonomia da parte delle aziende e alla diffusione di strumenti previdenziali alternativi, ha spinto le Parti Sociali a ridisegnare questa funzione.

A seguito dell’accordo del 18 gennaio 2023, è stato quindi sancito che dal 1° gennaio 2023 la Cassa Edile di Biella non gestisce più il TFR, né per le quote maturande né per quelle già accantonate fino al 31/12/2022. Questa decisione ha aperto una nuova fase, caratterizzata da un processo di scelta individuale da parte dei lavoratori, che sono stati chiamati a indicare come destinare le proprie quote di TFR.

Modalità di raccolta delle preferenze: il questionario

Per facilitare il passaggio verso il nuovo sistema, la Cassa Edile ha predisposto un apposito questionario da compilare e restituire entro il 28 febbraio 2023, corredato da un documento di identità. Il modulo conteneva due sezioni distinte:

Maturato: per scegliere la destinazione del TFR accantonato fino al 31 dicembre 2022;

Maturando: per stabilire come gestire le nuove quote a partire dal 1° gennaio 2023.

Le opzioni disponibili includevano:

  • l’adesione al Fondo Prevedi, fondo pensionistico complementare di categoria;
  • il trasferimento delle somme all’impresa presso cui il lavoratore è assunto;
  • la richiesta di acconti o anticipazioni sulla quota maturata;
  • altre modalità specifiche eventualmente indicate dal lavoratore.


In assenza di una scelta espressa entro la data limite, come previsto dall’accordo, la Cassa Edile ha provveduto alla restituzione delle somme accantonate direttamente all’impresa di appartenenza, la quale da quel momento è tenuta a gestire autonomamente sia le quote arretrate sia quelle future di TFR.

Gestione delle operazioni di liquidazione

Una volta chiusa la fase di raccolta dei questionari, come comunicato ufficialmente in data 12 maggio 2023, la Cassa Edile ha avviato le operazioni di trasferimento dei fondi. Per i lavoratori che hanno scelto il Fondo Prevedi, le pratiche sono state trasmesse all’Ente previdenziale, incaricato di regolarizzare le posizioni individuali.

Per gli altri casi, è iniziata la complessa fase di calcolo, liquidazione e rimborso degli importi accantonati, destinati alle imprese o direttamente ai lavoratori. La Cassa Edile ha comunicato che, vista l’eccezionale mole di dati da elaborare e la delicatezza del processo, non è stato possibile fornire tempistiche certe, ma si è garantita massima attenzione e trasparenza.

È stato inoltre specificato che sino al momento della liquidazione materiale, gli importi accantonati continueranno a maturare rivalutazione, secondo quanto stabilito dall’accordo collettivo.

L’autorizzazione del lavoratore: un passaggio fondamentale

Per i lavoratori che hanno optato per il trasferimento del TFR all’impresa, è stato necessario compilare una dichiarazione di autorizzazione. In questo documento, il dipendente esprime formalmente il proprio consenso alla restituzione della somma accantonata a suo nome, autorizzando la Cassa Edile a trasferirla all’impresa presso cui presta servizio.

Questo passaggio si è rivelato fondamentale non solo per garantire la legittimità dell’operazione, ma anche per assicurare la corretta gestione fiscale e contributiva delle somme interessate.

Ruolo delle imprese e dei consulenti

Con la chiusura della gestione diretta da parte della Cassa Edile, le imprese del settore edile hanno assunto una maggiore responsabilità nella gestione del TFR dei propri dipendenti. Esse sono ora tenute ad accantonare autonomamente le quote maturande a partire dal 2023 e a gestire le eventuali somme ricevute in restituzione.

In questa fase di transizione, anche il ruolo dei consulenti del lavoro è stato determinante, sia per assistere le imprese nella corretta applicazione delle nuove procedure, sia per supportare i lavoratori nella compilazione dei moduli e nella scelta più opportuna in base alla propria situazione previdenziale.

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